Analisi Sismica Casa Marchitto
L’immobile in oggetto si estende su tre particelle, n.642, 652, 1519 (foglio di mappa n.55), diviso in due unità tipologiche. Un corpo di fabbrica aggrega le particelle 1519 e 642, generando dei locali di categoria catastale C/2. L’altro corpo, a quota maggiore, collega le particelle 642 e 652, formando un’unità abitativa di categoria A/4.
(..). Nel trarre delle prime conclusioni appare chiaro rilevare che il territorio in questione ha confidato in un impianto strutturale basato sulla contiguità dei volumi edilizi. Le pareti portanti servivano nello stesso tempo due o più unità abitative e facilitavano oltre la messa in opera dell’edificato (costi minori) anche la sua resistenza costruttiva (maggiore efficienza).
(..). Le informazioni rese finora hanno permesso di cogliere l’esatta combinazione di materiali utilizzata per erigere le opere verticali perimetrali dell’intera unità strutturale in oggetto.
“Dunque della calcine adeguatamente miscelata con arena ha permesso di legare tra loro blocchi poco squadrati di pietra e schegge di risulta. L’opera compiuta ha generato una maglia irregolare, ripetuta su ogni lato esterno delle unità abitative e opportunamente rivestita con intonachino. Ad ogni piano le teste dei profili metallici, che sorreggono il solaio, raggiungono il filo delle mura interno, nei modi di un vincolo di appoggio tradizionale.”
(..). Emerge infatti da un mio disegno ottenuto per estrapolazione di dati e restituzione al CAD, che l’apparato murario conserva un’aggregazione di paramenti dello spessore di circa 25 centimetri ognuno. Il materiale lapideo di risulta, in aggiunta a legante, ha con ogni probabilità riempito i vuoti tra i due paramenti.
(..). Dall'insieme delle informazioni apprese, espresse dalle suddette immagini, è emerso che il corpo di fabbrica in cui ricade buona parte dell’abitazione (UMA n.1) prevede un sistema disgiunto da quello destinato ai locali-deposito (UMA n.2).
Le facce cieche del primo corpo sono comunicanti con altri ambienti ed altri schemi scatolari. In particolare il lato d’ingresso all’abitazione è accostato ad un corpo in muratura regolare e che presenta delle pietre d’angolo negli spigoli vivi (vedi affaccio lato cortile). L’altro lato si accosta interamente ad ambienti le cui pareti emergono anche in altezza.

Particolare affaccio-cortile
(..). Superata la fase di analisi ed ispezione visiva, l’attenzione si è spostata sugli accorgimenti tecnici e di seguito sulla loro modalità costruttiva. La presenza di alcuni interventi di adeguamento statico, intervenuti intorno al 1950, hanno portato ad un ulteriore ragionamento.
Tre ambienti, due dei quali destinati a locale-deposito, ammettono questo genere d’intervento (ved. tavole T3a, T3b). La logica costruttiva consiste nel ridurre l’incurvamento eccessivo della trave lignea (saetta d’incurvamento) e nell'aumentare la sua resistenza entro tratti di campata segmentati. In questo modo la trave sottoposta all’intervento accenna ad avere una minore deformazione e il solaio una maggiore rigidità.
(..). I dati geometrici delle rispettive unità minime d’analisi sono raccolti, insieme agli schemi dei setti murari resistenti, nelle pagine del foglio di calcolo nominato All.AS (Allegato Analisi Sismica).
..continua nel file pdf "Relazione" scaricabile dalla pagina home.
NOTA: Le tavole sono raccolte in due formati pdf. Le tavole racchiudono disegni di rilevo architettonico, schemi di carico e di analisi statica. La tavola S4 indica i baricentri geometrici delle unità analizzate.
Comments